Piano di emergenza ed evacuazione
In qualunque luogo di lavoro dai cantieri agli alberghi e i ristoranti, dalle scuole ai condomini o alle case di riposo e addirittura per le manifestazioni è necessario che siano previste delle procedure da seguire nei casi di emergenza, per evitare il panico generale ed affrontare la situazione di rischio nel modo più idoneo e sicuro possibile.
Chi stabilisce, dunque, le procedure di emergenza? quali sono le indicazioni da seguire?
Queste ed altre informazioni sono contenute in un documento che è necessario redigere per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, ovvero il Piano di emergenza ed evacuazione.
Nei prossimi paragrafi analizzeremo il documento, definendone l’obbligo, i contenuti, la validità e molti altri aspetti.
La nostra azienda si occupa di redigere il piano di emergenza ed evacuazione. In particolare, potrete rivolgervi a Lemon Multimedia Agency per il servizio di redazione del piano di evacuazione con la definizione dei percorsi di fuga, l’ubicazione dei presidi antincendio e la definizione delle procedure di emergenza.
Nell’elaborazione si tiene in considerazione la struttura, il tipo di attività, i turni di lavoro, l’eventualità di presenza di persone esterne nella struttura, la composizione della squadra di emergenza. Segnaliamo inoltre che il D.M. 10/03/98 prevede per le aziende sopra i 10 dipendenti la redazione del piano di emergenza e le prove di evacuazione in caso di incendio.
La fase successiva alla redazione del piano di emergenza è la presentazione dello stesso alla squadra di emergenza antincendio; in tal modo è possibile organizzare i compiti di ogni addetto e coinvolgerli nelle attività da svolgere in caso di evacuazione. Il datore di lavoro si dovrà occupare anche di rendere noto al personale le procedure di evacuazione e i nominativi delle figure coinvolte nella squadra di emergenza ed evacuazione.
Decreto Legislativo 81/08
Il Decreto Legislativo 81/08 tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro individua anche “le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato” (art.15 comma 1 lettera u). Il Decreto continua stabilendo che il datore di lavoro e i dirigenti devono “designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione delle emergenze” (art. 18 comma 1 lettera b).
Sulla base delle prescrizioni sopra citate e all’esito della valutazione del rischio d’incendio, il datore di lavoro adotta le necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio riportandole in un piano di emergenza elaborato in conformità ai criteri dell’allegato VIII del D.M. 10/03/98. Il Piano di Emergenza è quindi uno strumento operativo mediante il quale vengono studiate e pianificate le operazioni da compiere per una corretta gestione degli incidenti, siano essi incendi, infortuni, fughe di gas, fuoriuscite di sostanze pericolose o qualsiasi altro evento calamitoso che determina la necessità di abbandonare la struttura (es. terremoti, inondazioni ecc..), al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro a tutti gli occupanti di un edificio. Il piano di Emergenza tende a perseguire i seguenti obbiettivi:
- prevenire o limitare pericoli alle persone;
- coordinare gli interventi del personale a tutti i livelli, in modo che siano ben definiti tutti i comportamenti e le azioni che ogni persona presente nell’Azienda deve mettere in atto per salvaguardare la propria incolumità e, se possibile, per limitare i danni ai beni e alla struttura dell’edificio;
- intervenire, dove necessario, con un pronto soccorso sanitario;
- individuare tutte le emergenze che possano coinvolgere l’attività, la vita e la funzionalità dell’impianto;
- definire esattamente i compiti da assegnare al personale che opera all’interno dell’Azienda, durante la fase emergenza.
Nella formulazione del Piano si provvede, tra l’altro a predisporre le mappe dei vari piani con indicazione delle vie d’uscita, scale, ascensori, aree sicure, ubicazione apprestamenti e mezzi antincendio, e con l’ indicazione di un’ area esterna come punto di ritrovo in caso di evacuazione.
Cosa contiene il Piano di emergenza
Il piano di emergenza contiene in dettaglio:
- le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di emergenza,
- le procedure per l’evacuazione del luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e dalle altre persone presenti,
- le disposizioni per chiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco o dell’ambulanza e fornire le necessarie informazioni al loro arrivo,
- le specifiche misure per assistere le persone disabili,
- l’identificazione di un adeguato numero di persone incaricate di sovrintendere e controllare l’attuazione delle procedure previste.
Quando è obbligatorio redigere il piano di emergenza
La redazione del Piano di Emergenza è obbligatoria per tutti i luoghi di lavoro ove sono occupati 10 o più dipendenti ed in quelli ove si esercitano attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco ai sensi del D.M. 16/02/1982 (es. attività :Impianti per la produzione del calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 100.000 Kcal/h; attività 85: Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie e simili per oltre 100 persone presenti ecc.)